Abstract
La moda, i vestiti e la loro funzione di lingua „indossata“ sono sempre espressione della persona e della sua personalità o lasciano, comunque, indurre informazioni sul portatore, per esempio nella differenza tra vestiti da lavoro e design. La moda diventa così un indicatore per la differenziazione degli ambienti sociali.
Lo sviluppo tecnico di fotografia e film ed il cambiamento strutturale dei media influenza la moda in se´, e inoltre anche il modo in cui essa si mostra, la messinscena, la sua diffusione e accettazione. Questo sviluppo viene trattato nella parte seguente, collegata al saggio „L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica“ scritto nell 1963 da Walter Benjamin (1892-1940).
Indice
0 Abstract
1 Sviluppo tecnico nel settore della moda
1.1 Fotografia della moda
1.2 Giornalismo della moda
1.3 Industria della moda
2 Tecnica e percezione
2.1 Ricezione – La masse come matrice
2.2 Moda come feticcio tra valore di culto e valore espositivo
2.2 Image - Campagne per la moda di massa auratica
2.3 Liberalizzazione della moda come potere del mercato
Letteratura
0 Abstract
La moda, i vestiti e la loro funzione di lingua „indossata“ sono sempre espressione della persona e della sua personalità o lasciano, comunque, indurre informazioni sul portatore, per esempio nella differenza tra vestiti da lavoro e design. La moda diventa così un indicatore per la differenziazione degli ambienti sociali.
Lo sviluppo tecnico di fotografia e film ed il cambiamento strutturale dei media influenza la moda in se´, e inoltre anche il modo in cui essa si mostra, la messinscena, la sua diffusione e accettazione. Questo sviluppo viene trattato nella parte seguente, collegata al saggio „L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica“ scritto nell 1963 da Walter Benjamin (1892-1940).
1 Sviluppo tecnico nel settore della moda
1.1 Fotografia della moda
Alla fine del XIX secolo, quindi dallo sviluppo tecnico dal daguerrotypia alla prima macchina fotografica di massa „Box-Camera“ di Kodak, si annuncia nel settore della moda una propria forma d’arte: “la fotografia di moda”. Secondo Benjamin la produzione tecnica alla volta del secolo aveva „raggiunto uno standard, in cui la non solo trasforma tutte le opere d’arte per il suo oggetto e assoggetta i loro effetti ai cambiamenti profondi, ma anche conquista il suo proprio posto tra i campi dell´arte.“[1]
La vera protagonista della fotografia di moda era la sartoria, che veniva aiutata dal fotografo, come oggi dal producer e dallo stylist, a esprimere e mantenere un certo tipo di immagine, di enunciazione e di lingua ed a rappresentare un proprio mondo. Lo sviluppo della moda, come espressione di un oggetto di trend e messinscena, viene pienamente realizzato dallo sviluppo degli strumenti tecnici. I primi dipinti, presentazioni dei modelli, tagli e tipi non avevano la plasticità e la possibilità di formare un immagine come una promessa, un messaggio per i consumatori. Nell’atto di visualizzare il disegno da parte del fruitore, il concetto dell’artista si fa’ messaggio e diviene linguaggio globale.
Influenze dei diversi campi dell’arte si fondono alla moda incrementandone la sua popolarità e definendo lo spirito del tempo e le forme della società nella sua apparenza esteriore.
1.2 Giornalismo della moda
Altrettanto si sviluppavano negli ultimi anni del XIX secolo attraverso lo sviluppo di tecniche nuove come la litografia e la stampa le prime riviste di moda. La moda veniva in forma di immagine resa pubblica e raggiungeva cosí l’interesse del pubblico. Per questa moltiplicazione dei canali dell’informazione la moda non veniva più limitata geograficamente, invece si apriva a tutto il mondo. Per esempio “La Vogue” usciava settimanalmente da 1892 e aveva nel 1910 già una tiratura di 30.000 copie. Dall’inizio la Vogue cercava di raggiungere un speciale tipo di una donna, il che spiega ancora l’attrattività della rivista per le firme ed le aziende di lusso, che vengono “inscenate” con fotografie dispendiose. I giornalisti sono qui i traduttori degli stilisti, mentre loro descrivono le collezioni, le fotografie e le sfilate da una parte prevedono e dall’altra alterano con la loro influenza la stagione seguente.
Qui c’è una reciprocità tra i singoli campi dei media, che si supportano mutuamente. Le riviste offrono lo spazio per produzioni pregiate della moda, mentre i fotografi rendono onore per la sua arte alle riviste e tutte le due fanno la persistenza del ciclo della moda, la circolazione delle sue creazioni nei ritmi della stagione.
[...]
[1] cfr. W. Benjamin, Suhrkamp, 1963, p. 11.
- Citar trabajo
- Felicitas Aull (Autor), 2009, Moda nell’epoca della riproducibilità tecnica, Múnich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/170537
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