[...] A differenza di molti
altri comici della sua generazione, Roberto Benigni ha cominciato a far ridere come clown, esibendosi in un
piccolo circo di provincia. Da allora, anche quando sarà diventato un regista da Oscar, l’immagine del clown
continuerà a rappresentare il suo modello di espressione artistica preferito. Roberto Benigni nasce a Misericordia, un paesino della provincia di Arezzo, il 27 Ottobre del 1952. A
vent'anni con solo la chitarra si trasferisce a Roma insieme a tre amici: S. Ambrogi, C. Monni e A. Buti, con i
quali debuttò al teatro dei Satiri con la commedia "I Burosauri" di S. Ambrogi è diventa una presenza fissa del
Beat 72. Nel 1978, partecipa al programma di Renzo Arbore “L'altra domenica” nelle vesti di un critico
cinematografico. Dopo segue la partecipazione come protagonista nel film di M. Ferreri “Chiedo Asilo”. Nel
1980 presenta il Festival di San Remo e nello stesso anno recita nel film “Il Pap'occhio”, seguito l'anno dopo da
“Il Minestrone” di S. Citti. Fino ad allora non aveva mai diretto film, però molti spettacoli teatrali spesso svolti
ai festival dell' Unità. Nel 1983 ci si puó vederlo finalmente anche dietro una telecamera. Interpreta e dirige il
film “Tu mi turbi” che apre le porte al successo di: “Non ci resta che piangere”, in coppia con M. Troisi.
Iniziano da qui i suoi grandi successi cinematografici come attore-regista. Nel 1985 un buon successo ha
“TuttoBenigni”, un lungometraggio girato dal vivo durante la sua tournee teatrale. [...]
Indice
1. Intro: Citazione “Chi è Benigni?”
2. Roberto Benigni
2.1 Bibliografia
2.2 Filmografia
2.2.1 I suoi film come attore
2.2.2 I suoi film come regista
2.3 La caratteristica dei film di Benigni
2.4 Altri progetti
2.4.1 Collaborazione con altri registi e attori
3. Pinocchio – La storia di Pinocchio
3.1 Che cosa sappiamo di Collodi, lo scrittore del libro "Le avventure di Pinocchio"?
3.2 Il Cast
3.3 Il trailer
3.4 Intervista
3.5 La differenze tra il libro ed il film
3.6 Le tecniche del film
3.7 Le critiche del film
3.8 Le reazioni del pubblico
3.9 Il record di Pinocchio & il merchandising
3.10 La canzone di Pinocchio
4. Bibliografia
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1. Chi è Benigni?
«Io, se lei mi dice che Benigni è un buffone, un burattino, un comico, un clown, mi fa un complimento. Io vorrei tanto che mi si chiamasse così, e più si ride di me e più vengo trattato male, e non masochisticamente, ma poeticamente, credo che sia il nostro destino. Da lì veniamo, dal dolore nascono i comici, non per essere troppo poetici». [1]
2. Roberto Benigni
2.1 Biografia
“Il comico deve naturalmente far ridere, come il santo deve pregare” . A differenza di molti altri comici della sua generazione, Roberto Benigni ha cominciato a far ridere come clown, esibendosi in un piccolo circo di provincia. Da allora, anche quando sarà diventato un regista da Oscar, l’immagine del clown continuerà a rappresentare il suo modello di espressione artistica preferito.[2]
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Roberto Benigni nasce a Misericordia, un paesino della provincia di Arezzo, il 27 Ottobre del 1952. A vent'anni con solo la chitarra si trasferisce a Roma insieme a tre amici: S. Ambrogi, C. Monni e A. Buti, con i quali debuttò al teatro dei Satiri con la commedia "I Burosauri" di S. Ambrogi è diventa una presenza fissa del Beat 72. Nel 1978, partecipa al programma di Renzo Arbore “L'altra domenica” nelle vesti di un critico cinematografico. Dopo segue la partecipazione come protagonista nel film di M. Ferreri “Chiedo Asilo”. Nel 1980 presenta il Festival di San Remo e nello stesso anno recita nel film “Il Pap'occhio”, seguito l'anno dopo da “Il Minestrone” di S. Citti. Fino ad allora non aveva mai diretto film, però molti spettacoli teatrali spesso svolti ai festival dell' Unità. Nel 1983 ci si puó vederlo finalmente anche dietro una telecamera. Interpreta e dirige il film “Tu mi turbi” che apre le porte al successo di: “Non ci resta che piangere”, in coppia con M. Troisi. Iniziano da qui i suoi grandi successi cinematografici come attore-regista. Nel 1985 un buon successo ha “TuttoBenigni”, un lungometraggio girato dal vivo durante la sua tournee teatrale. Nel 1986 affronta una nuova esperienza andando negli Stati Uniti per essere diretto da Jim Jarmusch nel crepuscolare “Daunbailò” al fianco di T. Walts e J. Lurie e poi in un episodio di “Taxisti di notte” insieme ad attori di fama internazionale. Nel 1988 dopo numerose incursioni televisive Benigni manda in tilt i botteghini dei cinema italiani con il film “Il piccolo Diavolo” interpretato al fianco di W. Mattau, che da inizio ad una fruttuosa collaborazione con V. Cerami. Nel 1989 recita da protagonista nell’ultimo film di F. Fellini “La voce della Luna” al fianco di Paolo Villaggio e degli attuali "Turisti per caso". E' il 1990 quando accetta lo strano compito di voce recitante nella fiaba musicale di Sergey Prokofiev “Pierino e il lupo” accompagnato dalla European Chamber Orchestra diretta da Claudio Abbado nell'ultimo spettacolo della rassegna Ferrara Musica 1990. Nel 1991 esce “Jhonny Stecchino”, che batte i record degli incassi del cinema italiano di tutti i tempi realizzando oltre 40 miliardi di lire aiutato anche dalle vendite delle video cassette. Nel 1993 "si riposa" interpretando il figlio segreto dell'ispettore Clouseau ne “Il figlio della Pantera Rosa” di Blake Edwards. Arriva poi “Il Mostro diretto”, interpretato e prodotto di Benigni. 10 anni dopo l'ultimo tour teatrale, Benigni ha dato via, il 2 Agosto 1995, ad una nuova tournee teatrale che ha realizzato un grande successo e che è stata filmata e trasformata in una home-video da Giuseppe Bertolucci. Il 1997 è la volta del comicotragico, un film diverso da tutti gli altri di Benigni, un film favoloso e toccante sulla seconda guerra mondiale vissuta da un ebreo che non sapeva di essere tale e che deportato ad Auschwitz cerca in tutti i modi di salvare il piccolo figlio anche al costo della vita. Questo capolavoro è stato premiato con il Gran Premio della Giuria al 51° Festival di Cannes (1998). Il penultimo film di Roberto Benigni è “Asterix e Obelix contro Cesare”, con Depardieu, Gasman e Casta. E l’ultimo film è “Pinocchio”, il quale è appena uscito nelle sale italiane!
2.2 Filmografia
2.2.1 I suoi film come attore
- Berlinguer ti voglio bene 1977, regia: G. Bertolucci.[3]
- Chiaro di donna 1979, regia: Costa-Gavras, con Y. Montand e Romy Schneider.
- I giorni cantati 1979, regia: P. Pietrangeli, con M. Melato.
- Letti selvaggi 1979, regia: L. Zampa, con M. Vitti, L. Antonelli. Film a episodi.
- Chiedo asilo 1979, regia: Marco Ferreri.
- Il Pap'occhio 1980, regia: Renzo Arbore.
- Il resto del Pap'occhio 1980, regia: Renzo Arbore, inedito.
- Il minestrone 1981, regia: Sergio Citti.
- F.F.S.S. cioè... che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene ? 1983, regia: Renzo Arbore
- Tuttobenigni 1986, regia: G. Bertolucci - film documento sugli spettacoli dell'estate 1983
- Daunbailò (Down by low) 1986, regia: Jim Jarmusch, con J. Jarmusch e T.Waits.
- Coffee and cigarettes 1986, regia: Jim Jarmusch, pellicola americana.
- La voce della luna 1990, regia: Federico Fellini, con Paolo Villaggio.
- Taxisti di notte - Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki 1992, regia: Jim Jarmusch, pellicola americana. Con Winona Rider.
- Il figlio della pantera rosa 1993, regia: B.Edwards, con Claudia Cardinale.
- Asterix e Obelix contro Cesare 1999, regia: Claude Zidi, con Christian Clavier, Gerard Depardieu, Laetitia Casta, Vittorio Gassman, Herbert Fux,…
2.2.2 I suoi film come regista
- Tu mi turbi 1983, con Nicoletta Braschi.
- Non ci resta che piangere 1984, regia: Benigni e M. Troisi, con Massimo Troisi, Paolo Bonacelli e Amanda Sandrelli.
- Il piccolo diavolo 1988, con W. Matthau, N. Braschi, S. Sandrelli.
- Johnny Stecchino 1991, con Nicoletta Braschi, Paolo Bonacelli.
- Il mostro 1994, con Nicoletta Braschi.
- La vita è bella 1997, con Nicoletta Braschi.
- Pinocchio 2002
2.3 La caratteristica dei film di Benigni
La comicità di Benigni e' mutata negli anni, per certi versi si e' universalizzata. Sei d'accordo?[4] "Il problema e' che la comicità rischia spesso di farsi forte dell'intertestualità. Per esempio. Se oggi in Italia un comico parla di Bossi tutti ridono. Ma fra cinque anni oppure in altro paese non riderá piú nessuno. Perciò ho cercato di far abbandonare a Benigni ogni riferimento intertestuale. Ho cercato di trovare la purezza dell'attore e del comico. Gli ho tirato fuori gli aspetti più metafisici e non giocati sulla psicologia. Il comico ha delle leggi: i suoi bisogni devono essere quelli fondamentali e non deve avere psicologia."
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[1] 10.10.2002 Repubblica
[2] Francesco Magagnino - www.tuttobenigni.it/tuttobenigni.asp - Biografia - 23.10.02
[3] www.tuttobenigni.it/tuttobenigni.asp - Biografia, Filmografia - 23.10.02
[4] Intervista con Vincenzo Cerami - www.tuttobenigni.it – 11.10.2002
- Quote paper
- Mag. Verena Lindtner (Author), 2002, Il cinema di Roberto Benigni - Pinocchio, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/12915
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