Le pagine seguenti presentano un lavoro che si origina dalla volontà di confrontarsi con due campi del sapere apparentemente distanti, il teatro e la fisica quantistica, che negli ultimi decenni hanno invece subito un progressivo avvicinamento fino a fondersi in alcune rappresentazioni teatrali dal fascino singolare. La scelta di tale argomento è frutto di una lunga riflessione, maturata in una sera dicembrina nella panca di un loggione del Teatro Rossini ove andava in scena la pièce teatrale Copenaghen di Michael Frayn.
L’incompresa commozione nei tratti più emotivi della rappresentazione, la meticolosa attenzione di chi si approccia ad un settore della conoscenza lontano dall'impostazione letteraria e la passione per il mondo del teatro hanno concorso a definire l’obiettivo di questo lavoro, che prende in considerazione due testi differenti dai numerosi e significativi punti comuni.
Si tratta del già citato recital di Frayn, messo in scena per la prima volta nel 1998 e del testo Quanti Margrethe, pubblicato nel 2018 da Franco Pollini in un compendio di copioni teatrali sui fondamenti concettuali, le applicazioni pratiche della meccanica quantistica e le vicende dello sfondo storico in cui si collocano.
Un ventennio di innovazioni e mutamenti quello intercorso tra i due recital, di incalzante insediamento delle nuove e più avanzate tecnologie negli aspetti più elementari della vita umana, un ventennio in cui tanto il teatro quanto la fisica corrono su due parallele strade battute, arrestandosi solo per attingere al passato cercando di coglierne il meglio.
Inhaltsverzeichnis (Indice)
- CAPITOLO I: QUELL'UNICO BREVE ISTANTE A COPENAGHEN
- I.1 Prologo. Le pubblicazioni del dopoguerra come fonte di ispirazione
- I.2 Gli archivi delle famiglie Bohr e Heisenberg. Le lettere postume
- I.3 Primo atto
- I.3.1 Indeterminazione e sovrapposizione nella fisica dei quanti
- I.3.2 La Complementarità: le misurazioni multiple della rappresentazione
- I.4 Secondo atto
- I.4.1 Il teatro come metafora dell'esistenza
- CAPITOLO II: PROSPETTIVA ESTERNA NELLA STORIA DELLA BOMBA. LO SGUARDO DI MARGRETHE
- II.1 Parti indivisibili di una stessa grandezza. Il quanto di Planck e i personaggi multipli
- II.2 La tradizione del metateatro: Plauto, Shakespeare, Pirandello, Frayn
- II.3 La sovrapposizione di stati: un'attrice per tre personaggi
- II.4 Quanti Margrethe
- II.4.1 Primo atto: il passato remoto. Un giallo amletico
- II.4.1.2 Breve digressione sul Faust della Blegdamsvej
- II.4.1.3 Dio non gioca dadi. Come l'indeterminazione esorcizzò il Demone laplaciano
- II.4.1.4 L'epistemologia di Bohr: da Amleto a Kierkegaard
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e Temi Principali)
Questa tesi di laurea si propone di esplorare l'applicazione del principio di sovrapposizione quantistica nella rappresentazione scenica, analizzando il rapporto tra teatro e scienza. L'obiettivo è di indagare come concetti fisici complessi possano essere tradotti e interpretati nel linguaggio teatrale, offrendo una nuova prospettiva sulla natura della realtà e dell'esistenza.
- Il principio di sovrapposizione quantistica e la sua interpretazione.
- Il metateatro e la rappresentazione della realtà multipla.
- L'uso del teatro come metafora dell'esistenza e dell'indeterminazione.
- L'influenza della fisica quantistica sulla drammaturgia contemporanea.
- Analisi di esempi specifici tratti da opere teatrali e dalla fisica.
Zusammenfassung der Kapitel (Riepilogo dei Capitoli)
CAPITOLO I: QUELL'UNICO BREVE ISTANTE A COPENAGHEN: Questo capitolo introduce il tema principale della tesi, esplorando il rapporto tra la fisica quantistica, in particolare il principio di sovrapposizione, e la rappresentazione teatrale. Si analizzano le pubblicazioni del dopoguerra e le lettere di Bohr e Heisenberg come fonti di ispirazione, ponendo le basi per una riflessione sulla natura indeterministica della realtà e le sue implicazioni drammaturgiche. Il capitolo si divide in due atti, il primo dedicato all'indeterminazione e alla sovrapposizione nella fisica quantistica, e il secondo che approfondisce l'uso del teatro come metafora dell'esistenza, anticipando le tematiche che saranno sviluppate nei capitoli successivi.
CAPITOLO II: PROSPETTIVA ESTERNA NELLA STORIA DELLA BOMBA. LO SGUARDO DI MARGRETHE: Questo capitolo approfondisce l'analisi della sovrapposizione di stati applicata alla rappresentazione teatrale, utilizzando la figura di Margrethe come esempio. Attraverso l'esame della tradizione del metateatro, da Plauto a Pirandello, si analizza come la rappresentazione di personaggi multipli e la sovrapposizione di piani temporali possano riflettere i principi della meccanica quantistica. Il capitolo si concentra sulla possibilità di rappresentare l'indeterminazione e la complessità della realtà attraverso il teatro, esplorando l'epistemologia di Bohr e il suo legame con la drammaturgia.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
Sovrapposizione quantistica, teatro, metateatro, indeterminazione, realtà, rappresentazione, Bohr, Heisenberg, fisica quantistica, drammaturgia, esistenza, Amleto, Kierkegaard.
Domande Frequenti: Analisi di Temi in un Testo Accademico
Che cosa tratta questo documento?
Questo documento è una anteprima completa di un testo accademico che esplora l'applicazione del principio di sovrapposizione quantistica nella rappresentazione scenica, analizzando il rapporto tra teatro e scienza. Include l'indice, gli obiettivi e i temi principali, i riassunti dei capitoli e le parole chiave.
Quali sono gli obiettivi principali del testo?
Il testo si propone di indagare come concetti fisici complessi, come il principio di sovrapposizione quantistica, possano essere tradotti e interpretati nel linguaggio teatrale, offrendo una nuova prospettiva sulla natura della realtà e dell'esistenza. Si analizza il metateatro e la rappresentazione della realtà multipla, l'uso del teatro come metafora dell'indeterminazione, e l'influenza della fisica quantistica sulla drammaturgia contemporanea.
Quali sono i capitoli principali e di cosa trattano?
Il Capitolo I: QUELL'UNICO BREVE ISTANTE A COPENAGHEN introduce il tema principale, esplorando il rapporto tra fisica quantistica (sovrapposizione) e rappresentazione teatrale. Analizza le pubblicazioni del dopoguerra e le lettere di Bohr e Heisenberg, ponendo le basi per una riflessione sulla natura indeterministica della realtà. Si divide in due atti: il primo sull'indeterminazione e la sovrapposizione quantistica, il secondo sull'uso del teatro come metafora dell'esistenza.
Il Capitolo II: PROSPETTIVA ESTERNA NELLA STORIA DELLA BOMBA. LO SGUARDO DI MARGRETHE approfondisce l'analisi della sovrapposizione di stati applicata al teatro, usando la figura di Margrethe come esempio. Attraverso il metateatro (da Plauto a Pirandello), analizza come la rappresentazione di personaggi multipli e la sovrapposizione di piani temporali riflettano i principi della meccanica quantistica. Si concentra sulla possibilità di rappresentare l'indeterminazione e la complessità della realtà attraverso il teatro, esplorando l'epistemologia di Bohr e il suo legame con la drammaturgia.
Quali sono le parole chiave principali?
Le parole chiave principali includono: Sovrapposizione quantistica, teatro, metateatro, indeterminazione, realtà, rappresentazione, Bohr, Heisenberg, fisica quantistica, drammaturgia, esistenza, Amleto, Kierkegaard.
A chi si rivolge questo testo?
Questo testo si rivolge ad un pubblico accademico interessato all'intersezione tra scienza e arte, in particolare alla fisica quantistica e alla drammaturgia. L'analisi è strutturata in modo professionale e fornisce una comprensione approfondita dei temi trattati.
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- Gloria Sahbani (Author), 2018, Teatro e scienza, il principio di sovrapposizione quantistico nella rappresentazione scenica, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/496706