L’affermazione dell’esigenza di una conciliazione del corporeo con lo spirituale rappresenta il nucleo tamatico essenziale del De voluptate. Una comprensione autentica del pensiero di Valla deve passare necessariamente attraverso una ricollocazione di quest’opera, consistente nel riconescerle un innegabile duplice guadagno: da un lato la rivendicazione della positività della natura e la condanna del pensiero astratto e statico, in quanto contrastante le profonde esigenze dell’emotività umana; dall’altro, il fatto che solo l’amor Dei costituisce per l’uomo il summum bonum, il vero piacere, la sua beatitudine.#Stating a necessary reconciliation between nature and spiritual represents the essential thematic core of De voluptate. An authentic understanding of Valla’s philosophy should have been place through a re-contestualization of this work on a critical-philosophical level. So we have to recognize, on the one hand, the claim of nature’s posivity and the condemnation for abstract and static thought in favour to our emotional life as natural beings at all; on the other hand, it is only through amor Dei, namely summum bonum, that human being come to be pleased - that’s actually autentic pleasure, his beatitude state.
Inhaltsverzeichnis (Indice)
- Introduzione
- L'"irriducibile positività" dell'ordine naturale
- Natura teo-teleologica dell'atto di esistenza
- L'amor Dei e il suo significato onto-teologico
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e Temi Principali)
Questo lavoro si propone di offrire una riconsiderazione critico-filosofica del significato onto-teleologico del De voluptate di Lorenzo Valla. L'analisi si concentra sulla complessa relazione tra la concezione valliana del piacere (voluptas) e la teologia cristiana, esplorando il suo originale contributo alla nascita dell'umanesimo e la sua critica alla filosofia stoica.
- Il significato onto-teleologico del De voluptate di Lorenzo Valla.
- La critica valliana alla filosofia stoica e all'ascetismo monastico.
- La concezione della "voluptas" come summum bonum nell'ottica di Valla.
- Il rapporto tra la "voluptas" terrena e quella celeste.
- L'importanza dell'amore di Dio nella prospettiva valliana.
Zusammenfassung der Kapitel (Riepilogo dei Capitoli)
Introduzione: L'introduzione presenta il De voluptate (o De vero bono) di Lorenzo Valla, scritto a soli ventiquattro anni, come un'opera fondamentale per comprendere il pensiero dell'autore e il suo contributo alla filologia umanistica. Si evidenzia la personalità di Valla: la sua passione per la verità, l'insofferenza per le autorità precostituite, la critica alla filosofia aristotelica e stoica, e la sua originale sintesi cristiana. Vengono inoltre descritte le tre redazioni dell'opera e le loro differenze, sottolineando la coerenza del pensiero di Valla nonostante le revisioni.
L'"irriducibile positività" dell'ordine naturale: Questo capitolo analizza la concezione di Valla sull'ordine naturale, esplorando come egli lo considera non semplicemente un insieme di leggi fisiche, ma un sistema intrinsecamente positivo, creato da Dio per il bene dell'uomo. Si approfondisce la critica di Valla all'ascetismo e alla visione negativa della natura umana presente in alcune correnti filosofiche, contrapponendola alla sua visione più ottimistica e teologicamente fondata. L'analisi si concentra sul modo in cui Valla utilizza la natura come argomento per sostenere la sua visione del piacere e del bene.
Natura teo-teleologica dell'atto di esistenza: Questo capitolo approfondisce la visione teologica di Valla, mettendo in luce la concezione dell'atto di esistenza come un evento teologicamente determinato e finalizzato al raggiungimento del bene supremo. Si analizza il concetto di "voluptas caelestis" come la vera felicità, raggiungibile solo attraverso la virtù cristiana, e si evidenzia il contrasto tra questa concezione e la visione stoica del bene. Il capitolo esplora il ruolo cruciale dell'amore di Dio come fondamento ultimo del summum bonum cristiano.
L'amor Dei e il suo significato onto-teologico: Questo capitolo si concentra sul ruolo centrale dell'amore di Dio nella filosofia di Valla. Si analizza come questo amore costituisca il fondamento ontologico e teleologico dell'esistenza umana e come sia la chiave per comprendere la "voluptas" nella sua accezione più alta. Si approfondisce l'interpretazione valliana del concetto di "voluptas" non come mera soddisfazione dei sensi, ma come godimento spirituale e celeste, raggiungibile attraverso la fede, la speranza e la carità.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
Lorenzo Valla, De voluptate, De vero bono, voluptas, summum bonum, umanesimo, stoicismo, epicureismo, teologia cristiana, amore di Dio, ordine naturale, ascetismo.
Domande Frequenti su "De Voluptate" di Lorenzo Valla
Che cos'è il "De Voluptate" di Lorenzo Valla?
Il De Voluptate (o De Vero Bono), scritto da Lorenzo Valla a soli ventiquattro anni, è un'opera fondamentale per comprendere il suo pensiero e il suo contributo alla filologia umanistica. Esplora la complessa relazione tra la concezione valliana del piacere (voluptas) e la teologia cristiana, offrendo una critica alla filosofia stoica e un originale contributo alla nascita dell'umanesimo.
Quali sono gli obiettivi principali dell'analisi del "De Voluptate"?
L'analisi si concentra sul significato onto-teleologico del De Voluptate, sulla critica valliana allo stoicismo e all'ascetismo monastico, sulla concezione della "voluptas" come summum bonum, sul rapporto tra "voluptas" terrena e celeste, e sull'importanza dell'amore di Dio nella prospettiva valliana.
Quali sono i temi principali trattati nel "De Voluptate"?
I temi principali includono il significato onto-teleologico del piacere ("voluptas"), la critica alla filosofia stoica e all'ascetismo, la concezione della "voluptas" come bene supremo, il rapporto tra piacere terreno e celeste, e il ruolo centrale dell'amore di Dio come fondamento ontologico e teleologico dell'esistenza umana.
Come Valla concepisce l'ordine naturale?
Valla considera l'ordine naturale non semplicemente un insieme di leggi fisiche, ma un sistema intrinsecamente positivo, creato da Dio per il bene dell'uomo. Critica l'ascetismo e la visione negativa della natura umana, proponendo una visione più ottimistica e teologicamente fondata, usando la natura come argomento a sostegno della sua visione del piacere e del bene.
Qual è la visione teologica di Valla riguardo all'atto di esistenza?
Valla concepisce l'atto di esistenza come un evento teologicamente determinato e finalizzato al raggiungimento del bene supremo ("voluptas caelestis"). Questa vera felicità è raggiungibile solo attraverso la virtù cristiana, in contrasto con la visione stoica del bene. L'amore di Dio è il fondamento ultimo del summum bonum cristiano.
Che ruolo gioca l'amore di Dio nella filosofia di Valla?
L'amore di Dio è centrale nella filosofia di Valla, costituendo il fondamento ontologico e teleologico dell'esistenza umana e la chiave per comprendere la "voluptas" nella sua accezione più alta. "Voluptas" non è mera soddisfazione sensoriale, ma godimento spirituale e celeste, raggiungibile attraverso fede, speranza e carità.
Quali sono le parole chiave per comprendere il "De Voluptate"?
Le parole chiave includono: Lorenzo Valla, De Voluptate, De Vero Bono, voluptas, summum bonum, umanesimo, stoicismo, epicureismo, teologia cristiana, amore di Dio, ordine naturale, ascetismo.
Quali sono le differenze tra le tre redazioni del "De Voluptate"?
L'HTML fornisce una descrizione delle tre redazioni dell'opera e delle loro differenze, sottolineando comunque la coerenza del pensiero di Valla nonostante le revisioni. Dettagli specifici sulle differenze non sono riportati nel testo fornito.
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- Tommaso Perrone (Autor), Simone Guslandi (Autor), 2014, Esseri naturali. Riconsiderazione critico-filosofica del significato onto-teleologico del "De voluptate" di Lorenzo Valla, Múnich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/274196