Musica e politica sono entrambe espressioni di una determinata società, della quale riflettono i valori; in risposta al mutamento delle condizioni di vita e di lavoro, che fa fronte a nuove esigenze e a sua volta ne fa sorgere altre, una società elabora man mano nuovi ideali, che vengono assunti nella teoria musicale e in quella politica, e poi tradotti in pratica in prodotti musicali (brani strumentali, opere, canzoni) e nella formulazione ed applicazione di leggi e provvedimenti amministrativi.
Ma accade anche che artisti e uomini politici intuiscano con anticipo i mutamenti sociali in preparazione, e dunque si pongano alla guida di movimenti che aspirano ad orientare l’evoluzione della società verso i traguardi da loro auspicati.
In ragione di queste analogie, e dell’effetto che per un verso musica e politica hanno sulla società, e per un altro circolarmente subiscono da essa, è ipotizzabile un rapporto circolare anche tra queste due arti: si può ritenere cioè che la musica, influendo sulle emozioni di individui e gruppi, possa stimolare questi ad assumere determinati comportamenti politici, e che la politica possa incidere sui comportamenti di chi fa o ascolta musica, favorendo o viceversa contrastando la produzione e la diffusione di certi stili o generi musicali.
Il lavoro è articolato in tre capitoli. Il primo capitolo verte sul panorama socio-economico, politico e musicale italiano all'inizio del Novecento, e ne evidenzia in particolare le forze tradizionaliste (par. 1.2) e quelle rivoluzionarie (par. 1.3). Il secondo capitolo tratta del fascismo e della sua politica culturale, ed approfondisce in special modo il ruolo attribuito agli intellettuali nell’indottrinamento delle masse (par. 2.2), gli organismi e le strutture operanti in ambito musicale (par. 2.3.1), e il consenso dato al fascismo dagli intellettuali (par. 2.4.1) e specificamente dai musicisti (par. 2.4.2). Il terzo capitolo incentra la riflessione sulla produzione politico-musicale nell’epoca del regime, esaminando scritti teorici di musicisti e musicologi (par. 3.1), e composizioni afferenti sia al genere della musica colta sia a quello della musica popolare: il taglio ideologico di tali prodotti (par. 3.5 e 3.6) è evidenziato attraverso l’analisi di alcune opere rappresentative, compiuta tanto sotto il profilo testuale quanto sotto quello propriamente sonoro-musicale (par. 3.3 e 3.4).
Inhaltsverzeichnis
- Introduzione
- Il panorama socio-economico, politico e musicale italiano all'inizio del Novecento
- Il quadro socio-economico e culturale a cavallo del 20° secolo
- La situazione socio-economica
- Nazionalizzazione delle masse e nazionalismo
- Il colonialismo italiano (1882-1912)
- Politica e musica nell'era giolittiana: le forze tradizionaliste
- Lo scenario politico dell'era giolittiana
- Il panorama musicale
- Le forze rivoluzionarie: il futurismo
- Il movimento artistico e musicale
- Le concezioni politiche futuriste
- Punti di contatto tra futurismo e fascismo
- La separazione politica tra futurismo e fascismo
- Il quadro socio-economico e culturale a cavallo del 20° secolo
- Il fascismo e la sua politica culturale
- Cenni storici sul fascismo
- La politica culturale del fascismo
- Cultura fascista: una contraddizione in termini?
- Il ruolo degli intellettuali nell'indottrinamento delle masse
- L'attività del fascismo in campo musicale
- Organismi e strutture
- Iniziative in campo musicale
- Iniziative musicali specifiche per le colonie
- Il consenso degli intellettuali
- Intellettuali e consenso
- Il consenso dei musicisti
- Temi ricorrenti nel carteggio tra musicisti e autorità fasciste
- Produzione politico-musicale nell'epoca del regime
- Musica, patria e nazione negli scritti teorici
- Le forme “nazionali” della musica colta
- La musica teatrale
- Le canzoni dell'epoca fascista
- I miti fascisti nelle canzoni
- Il mito della ruralità
- I miti dell'identità: patria e famiglia
- I miti della contrapposizione: la lotta contro inglesi e comunisti
- I miti dell'aggressività: spirito guerriero ed eroismo
- I miti della missione: la nuova Roma imperiale, apportatrice di civiltà e libertà
- Il mito del capo: il duce e i suoi slogan
- Le caratteristiche musicali delle canzoni e il loro significato politico
Zielsetzung und Themenschwerpunkte
Questo libro esamina il rapporto tra musica e politica nell'Italia del primo Novecento, analizzando come le espressioni musicali riflettono i valori sociali e politici del periodo. Il libro esplora l'evoluzione della musica in un contesto di profondi mutamenti sociali, politici ed economici, mettendo in luce come la musica sia stata influenzata e abbia a sua volta influenzato le tendenze politiche, ideologiche e sociali dell'epoca.
- Il ruolo della musica nella società italiana all'inizio del Novecento
- L'influenza della politica sulle forme musicali e sui contenuti
- Le diverse correnti musicali e i loro legami con il panorama politico
- Il ruolo della musica nella costruzione e nella diffusione di ideologie
- L'evoluzione della musica nell'Italia fascista e le sue implicazioni politiche
Zusammenfassung der Kapitel
- Introduzione: Questo capitolo introduce il tema centrale del libro, ovvero l'interazione tra musica e politica, evidenziando come entrambe le discipline riflettano i valori sociali e come influenzino reciprocamente l'evoluzione sociale. Si analizza anche la possibilità di un rapporto circolare tra musica e politica, in cui la musica potrebbe influenzare i comportamenti politici e viceversa.
- Il panorama socio-economico, politico e musicale italiano all'inizio del Novecento: Questo capitolo esplora il contesto storico e sociale italiano all'inizio del XX secolo, soffermandosi sulle principali tendenze socio-economiche, culturali e politiche, nonché sull'evoluzione del panorama musicale in quel periodo. Si analizzano le forze tradizionaliste e le forze rivoluzionarie, come il futurismo, che hanno contribuito a plasmare il contesto artistico e politico dell'epoca.
- Il fascismo e la sua politica culturale: Questo capitolo analizza l'ascesa del fascismo in Italia e la sua politica culturale, focalizzandosi sul ruolo della musica come strumento di indottrinamento e di promozione dell'ideologia fascista. Si analizzano gli organismi e le strutture create dal regime fascista per controllare e indirizzare la produzione musicale, nonché le iniziative specifiche per le colonie italiane.
- Produzione politico-musicale nell'epoca del regime: Questo capitolo esamina le diverse forme di produzione musicale nell'Italia fascista, mettendo in luce come la musica sia stata utilizzata per promuovere l'ideologia fascista e per consolidare il regime. Si analizzano le canzoni dell'epoca, i miti fascisti che esse promuovono e le caratteristiche musicali che le rendono strumenti efficaci di propaganda.
Schlüsselwörter
I principali temi e concetti trattati nel libro includono musica, politica, fascismo, cultura, società, ideologia, propaganda, nazionalismo, colonialismo, futurismo, canzoni, miti, propaganda, consenso, intellettuali.
- Quote paper
- M° Rossella Marisi (Author), 2012, Musica e politica nel primo Novecento: conformismo, iconoclastia, mitopoiesi, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/204686