Gli uomini si sono storicamente interrogati circa il problema esistenziale e ciò si è mostrato strettamente connesso alla ricerca di un equilibrio psichico, nonché determinante nella formulazione degli aspetti soteriologici, spesso fondamentali, di religioni, sistemi metafisici e discipline morali.
È proprio nelle sue caratteristiche di soteriologia gnostica che il buddhismo originale, volendo condurre l’uomo, attraverso una forma maggiormente adeguata di conoscenza, alla liberazione dall’insieme di esperienze negative (sofferenza, insoddisfazione e imperfezione) racchiuse dal termine duhkha, si mostra come l’approccio orientale più vicino agli intenti occidentali della scienza psicologica novecentesca. Lo stesso Dalai Lama ha recentemente (1993) definito il buddhismo «a science of mind», una scienza della mente.
Uscendo da categorie prettamente occidentali (europee soprattutto), quali “religione” e “filosofia”, può essere maggiormente comprensibile come tali concetti siano inapplicabili alla cultura orientale, dove la religione, la metafisica e la morale si compenetrano, differenziandosi solamente per il tipo di salvezza promesso, generalmente intesa come liberazione da uno stato o da una condizione non desiderata, e per le modalità del suo conseguimento.
Sia il buddhismo originale che la psicologia rappresentano una teoria sulla natura dell’uomo, e al contempo una prassi finalizzata al conseguimento del suo benessere, inteso, nelle parole di Erich Fromm, come un «essere in armonia con la propria natura». Il primo è un’espressione caratteristica del pensiero orientale, mentre la seconda del pensiero occidentale. Il buddhismo fonde la razionalità e la capacità di astrazione proprie della cultura indiana, mentre la psicologia ha le sue basi nella sapienza greca e nell’etica ebraica.
Inhaltsverzeichnis (Indice)
- CAPITOLO 1: BUDDHISMO ORIGINALE COME DISCIPLINA PRATICA
- 1.1 INFORMAZIONI PRELIMINARI
- 1.2 IL BUDDHA “STORICO" COME MEDICO
- 1.3 L'INSEGNAMENTO ORIGINALE
- CAPITOLO 2: IL VERO MODO IN CUI LE COSE SONO
- 2.1 VELENI RADICALI
- 2.2 ORIGINAZIONE DIPENDENTE, IMPERMANENZA E "NON-SÉ"
- 2.3 LA VACUITÀ
- CAPITOLO 3: IL PENSIERO DI GIULIO CESARE GIACOBBE
- 3.1 LE SEGHE MENTALI
- 3.2 LE COCCOLE
- 3.3 LA QUARTA PERSONALITÀ: LO STATO DI BUDDHA
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e Temi Principali)
Questo lavoro si propone di esplorare le connessioni tra il Buddismo originale e la psicologia evolutiva. L'obiettivo è quello di presentare una sintesi accessibile e illuminante di concetti buddisti chiave, analizzando la loro rilevanza per la comprensione della mente umana.
- Il Buddismo come disciplina pratica e il ruolo del Buddha storico.
- La comprensione della realtà secondo il Buddismo: impermanenza, non-sé e vacuità.
- Il pensiero di Giulio Cesare Giacobbe e la sua interpretazione del Buddismo.
- L'applicazione di principi buddisti alla comprensione dei processi mentali.
- L'integrazione tra prospettive filosofiche e psicologiche.
Zusammenfassung der Kapitel (Riepilogo dei Capitoli)
CAPITOLO 1: BUDDHISMO ORIGINALE COME DISCIPLINA PRATICA: Questo capitolo introduce il Buddismo originale come una pratica orientata alla liberazione dalla sofferenza. Si analizza la figura del Buddha storico, non solo come figura religiosa, ma anche come un medico che ha individuato le cause della sofferenza e ha prescritto una cura. Vengono inoltre presentate le basi dell'insegnamento originale, ponendo le fondamenta per una comprensione più profonda dei capitoli successivi. L'enfasi è posta sull'aspetto pratico della disciplina, contrapposta a interpretazioni puramente teoriche.
CAPITOLO 2: IL VERO MODO IN CUI LE COSE SONO: Questo capitolo approfondisce la natura della realtà secondo la prospettiva buddista. Si esplorano concetti fondamentali come i "veleni radicali" (avidità, odio, illusione), l'originazione dipendente (l'interconnessione di tutti i fenomeni), l'impermanenza (la natura transitoria di tutte le cose) e il "non-sé" (l'assenza di un'anima o di un io permanente). La vacuità (śūnyatā) viene presentata come il superamento delle illusioni derivanti da una visione errata della realtà. Il capitolo evidenzia l'importanza di comprendere questi concetti per raggiungere la liberazione.
CAPITOLO 3: IL PENSIERO DI GIULIO CESARE GIACOBBE: Questo capitolo presenta il pensiero di Giulio Cesare Giacobbe e la sua interpretazione del Buddismo. Vengono analizzate le "seghe mentali", i processi cognitivi che generano sofferenza, e le "coccole", i meccanismi di difesa che ci impediscono di affrontare la realtà. L'attenzione si concentra sulla "quarta personalità", lo stato di Buddha, come obiettivo finale del percorso di crescita personale. Il capitolo integra la prospettiva buddista con spunti di psicologia contemporanea, offrendo una visione integrata della mente umana e del suo percorso evolutivo.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
Buddismo, psicologia, sofferenza, impermanenza, non-sé, vacuità, originazione dipendente, veleni radicali, meditazione, liberazione, Giulio Cesare Giacobbe, crescita personale.
Domande Frequenti: Buddismo Originale come Disciplina Pratica
Cosa tratta questo libro?
Questo libro esplora le connessioni tra il Buddismo originale e la psicologia evolutiva, offrendo una sintesi accessibile di concetti buddisti chiave e analizzando la loro rilevanza per la comprensione della mente umana. Copre argomenti come il Buddismo come pratica, la natura della realtà secondo il Buddismo (impermanenza, non-sé, vacuità), il pensiero di Giulio Cesare Giacobbe e l'applicazione di principi buddisti alla comprensione dei processi mentali.
Quali sono gli obiettivi del libro?
L'obiettivo principale è presentare una comprensione chiara e illuminante dei concetti buddisti fondamentali, mostrando la loro rilevanza per la psicologia e la crescita personale. Si mira a integrare prospettive filosofiche e psicologiche per una comprensione più completa della mente umana.
Quali sono i capitoli principali e di cosa trattano?
Il libro è diviso in tre capitoli:
- Capitolo 1: Buddismo Originale come Disciplina Pratica: Introduce il Buddismo come pratica per la liberazione dalla sofferenza, analizzando il Buddha storico come "medico" e le basi dell'insegnamento originale.
- Capitolo 2: Il Vero Modo in Cui le Cose Sono: Approfondisce la natura della realtà secondo il Buddismo, esplorando concetti come i "veleni radicali", l'originazione dipendente, l'impermanenza, il "non-sé" e la vacuità.
- Capitolo 3: Il Pensiero di Giulio Cesare Giacobbe: Presenta il pensiero di Giacobbe e la sua interpretazione del Buddismo, analizzando concetti come le "seghe mentali", le "coccole" e la "quarta personalità" (stato di Buddha).
Chi è Giulio Cesare Giacobbe e qual è il suo ruolo nel libro?
Giulio Cesare Giacobbe è un autore il cui pensiero e interpretazione del Buddismo sono analizzati nel terzo capitolo. Le sue idee, come quelle relative alle "seghe mentali" e alle "coccole", contribuiscono a integrare la prospettiva buddista con spunti di psicologia contemporanea.
Quali sono i concetti chiave del Buddismo trattati nel libro?
I concetti chiave includono: impermanenza, non-sé, vacuità, originazione dipendente, veleni radicali (avidità, odio, illusione), meditazione, liberazione e il percorso verso la "quarta personalità" o stato di Buddha.
A chi si rivolge questo libro?
Questo libro si rivolge a chiunque sia interessato al Buddismo, alla psicologia, alla crescita personale e all'integrazione tra prospettive filosofiche e psicologiche. Il linguaggio è pensato per essere accessibile anche a chi non ha una conoscenza pregressa approfondita del Buddismo.
Quali sono le parole chiave del libro?
Buddismo, psicologia, sofferenza, impermanenza, non-sé, vacuità, originazione dipendente, veleni radicali, meditazione, liberazione, Giulio Cesare Giacobbe, crescita personale.
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- Dott. Matteo Andreozzi (Author), 2007, Buddhismo e psicologia evolutiva, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/127640